Le Sirtuine
Esistono anche le sirtuine 1,3,4,5,7 e forse 8, ma l’attenzione per quanto riguarda la longevità le più attive sono soprattutto la Sirt1 (la Sir2 dei lieviti) e la Sirt6.
La delezione (cioè la perdita di parti di cromosomi del DNA) del gene Sir-2 (Sirt 1 nell’uomo), responsabile dell'espressione delle sirtuine, si traduce in una riduzione della durata di vita del lievito Saccharomyces cerevisiae.
Il S. cerevisiae è il lievito del pane e della birra, ha il 70% dei geni umani e, appunto, vive una sola settimana.
Al contrario, aggiungendo SIR2 al DNA è stato possibile allungare la vita replicativa del lievito.(3)
La sirt 2 inoltre:
1. Modulazione della Risposta allo Stress Ossidativo:
La SIRT2 partecipa alla risposta cellulare allo stress ossidativo.
2. Controllo del Metabolismo
SIRT2 ha un ruolo importante nel metabolismo, regolando vie metaboliche sia nel fegato che nel tessuto adiposo. È coinvolta nella regolazione del metabolismo dei lipidi e della glucosio, influenzando condizioni come l'obesità e il diabete.
3. Regolazione della Neurodegenerazione
La modulazione della sua attività potrebbe avere effetti su malattie come la malattia di Parkinson e la malattia di Alzheimer, suggerendo un potenziale bersaglio terapeutico.
4. Modulazione dell'Infiammazione
Potrebbe avere un ruolo nel modulare la risposta infiammatoria e potenzialmente nel trattamento di malattie infiammatorie.
5. Risposta al Danno al DNA
La SIRT2 partecipa alla risposta al danno al DNA, contribuendo alla manutenzione della stabilità genomica. Questo aspetto è particolarmente importante nella prevenzione dell'insorgenza di tumori e nella risposta alle terapie antitumorali.
Adesso invece passiamo alle funzioni dell’altra sirtuina efficace e cioè la SIRT6.
Sirt6
I topi con delezione SIRT6/2 muoiono prematuramente, affetti da:
1) Linfopenia (riduzione dei globuli bianchi nel sangue)
2) Perdita di grasso sottocutaneo non sana
3) Ridotta densità minerale ossea
4) Compromissione dell'omeostasi del glucosio. (3)
Si tratta di patologie simili a quelle che si verificano negli anziani.
Al contrario se si aggiungono più copie dei geni SIRT2 e SIRT6:
- aumenta la salute
- allunga la vita dei topi (4)
Purtroppo, l'attività delle singole sirtuine nelle cellule diminuisce tipicamente con l'età e per questo motivo bisogna trovare il modo di stimolare la loro attività.
Una metodica fondamentale in questo senso è sicuramente l’autofagia, per cui Il biologo cellulare giapponese Yoshinori Ohsumi vinse il Nobel del 2016.
Innescata soprattutto dal digiuno, l’autofagia è sostanzialmente il programma di riciclaggio interno del corpo.
Le cellule danneggiate vengono individuate e alcune parti vengono riutilizzate per generare energia o creare nuove cellule.
Contribuisce a prevenire l’insorgenza dei tumori e, mantenendo un metabolismo sano, a proteggerci da malattie come il diabete e cancro.
E’ assolutamente certo che stimolare l’autofagia aumenta la probabilità di longevità sana. (5)
Ma anche qui interviene la berberina, in quanto stimola la SIRT1 attivando così il percorso verso l’autofagia. (6)
Adesso sapete perché la berberina è stata scelta come elemento base per il primo prodotto inaugurale di Era Longeva.
Ma non sono certo finite qui le meraviglie di MetforVITA, perché ci sono altri fattori che possono distruggere la nostra via verso la giovinezza quasi eterna.
Cancro
La berberina ha dimostrato di esercitare effetti anti-cancro attraverso diversi meccanismi (9):
Inibizione della Proliferazione Cellulare
La berberina agisce direttamente sulle cellule tumorali, inibendo la loro capacità di moltiplicarsi.
Induzione dell'Apoptosi
Uno dei meccanismi chiave attraverso cui la berberina esercita la sua azione antitumorale è la capacità di indurre l'apoptosi, o morte programmata, nelle cellule tumorali. Ciò contribuisce alla riduzione della massa tumorale e al rallentamento della progressione del cancro.
Inibizione della Metastasi
La berberina può anche prevenire o ridurre la diffusione del cancro a distanza (metastasi) interferendo con i processi di migrazione e invasione delle cellule tumorali.
Effetti Anti-angiogenesi
L'alcaloide ha dimostrato di inibire la formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi) necessari per la crescita e la sopravvivenza del tumore, limitando così l'apporto di nutrienti e ossigeno alle cellule cancerose.
Modulazione del Microambiente Tumorale
La berberina può influenzare il microambiente tumorale, rendendolo meno favorevole alla crescita e alla proliferazione delle cellule cancerose, attraverso la modulazione della risposta immunitaria e l'influenza su fattori infiammatori.
Ma oltre il cancro, il meccanismo AMPK e il calo delle sirtuine, bisogna anche tener conto di un altro nostro nemico: gli AGE.
Gli AGE (Advanced Glycation End-product, cioè prodotti di glicazione avanzata) derivano dall’ossidazione di complessi formati da zuccheri e proteine presenti nel nostro corpo.
Prodotti finali della glicazione avanzata (AGE) a livello molecolare che interagiscono con il corpo umano
AGEs
Gli AGEs (prodotti finali di glicazione avanzata) sono composti che si formano quando proteine o lipidi si combinano con gli zuccheri senza l'intervento di un enzima.
Questi composti possono accumularsi nel corpo con l'avanzare dell'età e attraverso l'esposizione a diete ricche di zuccheri raffinati e alimenti processati.(7)
Gli AGEs sono associati a vari danni nel contesto della longevità e dell'invecchiamento, tra cui:
1. Invecchiamento Accelerato della Pelle
Gli AGEs possono causare un invecchiamento precoce della pelle, contribuendo alla perdita di elasticità, alla comparsa di rughe e alla diminuzione della capacità di guarigione.
Questo è dovuto alla loro capacità di alterare la struttura del collagene e dell'elastina, proteine fondamentali per la salute e l'aspetto della pelle.
2. Danneggiamento del Tessuto Vascolare
Gli AGEs possono compromettere la funzionalità dei vasi sanguigni, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. Contribuiscono all'indurimento delle arterie (aterosclerosi) attraverso la promozione di processi infiammatori e l'alterazione della struttura dei vasi sanguigni, fattori che possono ridurre la longevità.
3. Disfunzione Endoteliale
L'accumulo di AGEs può portare a disfunzione endoteliale, compromettendo la capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi correttamente. Questo fenomeno aumenta il rischio di ipertensione e altre complicazioni cardiovascolari, impattando negativamente sulla longevità.
4. Incremento dello Stress Ossidativo
Gli AGEs possono aumentare i livelli di stress ossidativo nel corpo, danneggiando cellule e tessuti. Lo stress ossidativo è un fattore chiave nell'invecchiamento cellulare e può accelerare la comparsa di malattie correlate all'età.
5. Compromissione del Metabolismo del Glucosio
L'interazione degli AGEs con i loro recettori (RAGE) può disturbare il normale metabolismo del glucosio, contribuendo allo sviluppo di resistenza all'insulina e diabete di tipo 2. Queste condizioni metaboliche sono associate a una ridotta aspettativa di vita e a una maggiore incidenza di malattie correlate all'età.
6. Alterazione della Funzionalità Renale
Gli AGEs possono danneggiare i reni, organi chiave per la filtrazione del sangue e l'eliminazione delle sostanze di scarto. La nefropatia indotta dagli AGEs può portare a insufficienza renale, una condizione che limita significativamente la longevità.
7. Risposta Infiammatoria Cronica
L'accumulo di AGEs può stimolare una risposta infiammatoria cronica, uno stato che contribuisce allo sviluppo e alla progressione di numerose malattie croniche legate all'età, come le malattie cardiovascolari, il diabete e alcune forme di cancro.
8. Risposte ormonali
Gli AGEs danneggiano proteine, enzimi, DNA e recettori di alcuni ormoni come l’insulina e la leptina.
Ebbene, tutto questo disastro AGEs causato dai picchi glicemici che hai mediamente ogni giorno (per più volte al giorno) per tutto l’arco della tua vita, può essere straordinariamente controllato proprio dalla berberina.
Molecole di berberina, utilizzata per l'anti-invecchiamento.
Questo studio (8) ha dimostrato che gli AGEs portano anche all’inizio della retinopatia nei pazienti diabetici.
La retinopatia diabetica è una complicazione del diabete che colpisce gli occhi.
È causata da un danno ai vasi sanguigni del tessuto della parte fotosensibile dell’occhio, la retina.
Può svilupparsi in tutti coloro che soffrono di diabete di tipo 1 e di diabete di tipo 2. Nei pazienti che hanno il diabete da molti anni e nei casi in cui lo zucchero nel sangue è stato controllato a lungo (e, soprattutto male) è più probabile il rischio di retinopatia.
Insomma: maledetti AGEs!
Ma i ricercatori ha identificato la berberina come un potente inibitore degli AGEs che sopprime significativamente la formazione di AGE e la relativa via di segnalazione nelle cellule della retina, contribuendo così al suo effetto terapeutico sulla retinopatia diabetica.
L'attività ipoglicemizzante della berberina è stata ampiamente segnalata sia in modelli animali che in pazienti diabetici.
Non solo, ma la berberina inibisce significativamente la formazione di AGE non solo indotta dal glucosio ma anche da quella del fruttosio.
La somministrazione di berberina in concomitanza di iperglicemia cronica ha migliorato il livello di glucosio nel sangue a digiuno e la tolleranza al glucosio nei topi iperglicemici, riducendo significativamente gli AGEs sierici in un dosaggio dose-dipendente.
Recentemente è stato scoperto che la berberina riduce gli AGEs nel cristallino dei topi diabetici.
Ma per potenziare questa azione anti-AGEs (e quindi anti-invecchiamento e anti..malattie) non mi sono fermato qui, perché per rendere MetforVITA il prodotto più avanzato al mondo nel campo della longevità, ho inserito altre quattro potentissime sostanze e cioè:
Acido alfa-lipoico (ALA)
E’ un composto antiossidante naturale che svolge un ruolo cruciale in diverse funzioni cellulari e metaboliche.
Grazie alla sua unica solubilità sia in acqua che in grasso, l'ALA è in grado di esercitare la sua azione in molteplici contesti cellulari.
Azione Ipoglicemizzante
Miglioramento dell'Insulino-sensibilità
L'acido alfa-lipoico è stato dimostrato migliorare l'insulino-sensibilità nelle persone con diabete di tipo 2, facilitando l'uso del glucosio da parte delle cellule e riducendo i livelli di zucchero nel sangue.
Stimolazione del Trasporto di Glucosio
L'ALA può stimolare l'assorbimento del glucosio nei muscoli, riducendo così la glicemia postprandiale, un fattore importante per il controllo del diabete.
Impatto sulla Longevità
Potente Antiossidante
L'acido alfa-lipoico combatte lo stress ossidativo neutralizzando i radicali liberi, una causa principale dell'invecchiamento cellulare. La sua azione antiossidante contribuisce a rallentare processi degenerativi associati all'età.
Supporto Mitocondriale
Essendo un co-fattore essenziale nelle funzioni mitocondriali, l'ALA migliora l'efficienza energetica delle cellule e può aiutare a preservare la funzionalità mitocondriale, cruciale per la salute e la longevità.
Azione contro gli AGEs
Riduzione della Formazione di AGEs
L'acido alfa-lipoico può interferire con la formazione dei prodotti finali di glicazione avanzata, composti che, come abbiamo già visto, contribuiscono all'invecchiamento e a malattie croniche legate all'età come la neuropatia diabetica e le malattie cardiovascolari.
Protezione dalle Complicazioni dei AGEs
Attraverso la sua attività antiossidante, l'ALA protegge i tessuti dall'accumulo di AGEs, contribuendo a mitigare i loro effetti dannosi sulla salute vascolare e la funzionalità degli organi.